La saponificazione è una reazione chimica che permette la sintesi del sapone. La reazione è nota fin dall'antichità, ma fu individuata dal chimico francese Michel-Eugène Chevreul nel 1823. Durante questa reazione le sostanze grasse (animali o vegetali) vengono idrolizzate da una base (soda caustica o potassa), che produce glicerolo e carbossilati.

Per dirla semplicemente: grasso + soda/potassa = sapone + glicerina

La soda (NaOH) dà sapone duro, la potassa (KOH) dà sapone liquido.

La saponificazione è una reazione esotermica (che produce calore) e totale (si completa solo quando uno dei componenti è totalmente esaurito: soda o potassa). La padronanza della reazione di saponificazione, così come il calcolo esatto delle ricette e la conoscenza dei processi di lavorazione con il calcolo degli ingredienti al grammo più vicino, assicurano che il sapone finito non contenga soda. Sarà stato interamente consumato nella reazione di saponificazione e ne troviamo di più nel sapone finito. La soda e la potassa sono minerali estremamente corrosivi che devono essere conservati e maneggiati con grande cura.


Il sapone è composto da molecole anfifile, cioè sia idrofile che idrofobiche.
La parte lipofila fissa le molecole organiche che l'acqua da sola non può rimuovere, mentre la parte idrofila viene portata via dall'acqua durante il risciacquo.

Durante il lavaggio, il sapone scioglie il grasso che costituisce il film idrolipidico che ricopre la pelle. Il grasso viene lavato nell'acqua con lo sporco che contiene, questo può lasciare una sensazione di tensione sulla pelle.

I saponi Surgras sono arricchiti con agenti grassi, ad esempio oli vegetali, la cui presenza limita l'essiccazione della pelle.

Esistono diverse tecniche, a caldo, a freddo, ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi. Le saponette industriali sono spesso fatte di syndet (syntetic deterget) e non sono sapone.

Il sapone a caldo (tipo sapone di Marsiglia) è spesso costituito da una miscela di grassi animali e vegetali (oliva, palma, copra, ecc.) riscaldando i grassi e la soda a 120°C, mescolando la miscela per creare un'emulsione e accelerare saponificazione.
La pasta viene quindi separata dalla glicerina, che viene destinata ad altri usi. Il sapone è subito pronto per l'uso. La velocità di fabbricazione è un grande vantaggio di questa tecnica.

La tecnica del freddo consiste nell'eseguire la reazione di saponificazione a bassa temperatura integrando l'esatta quantità di soda necessaria alla trasformazione dei grassi in sapone. Ulteriori sostanze grasse vengono aggiunte per garantire grande morbidezza alla pelle. La saponificazione a freddo produce un sapone naturalmente ricco di glicerina.

Questo metodo è più lento e molto meno inquinante del metodo a caldo utilizzato nell'industria. Non consente la produzione industriale a causa dei suoi tempi di lavorazione molto lunghi, ma produce un sapone di qualità, che conserva le proprietà degli oli utilizzati al termine della reazione chimica.

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